/// PR(O)VACY ///
Food Performance @ Zona Franca
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Pr(o)vacy is a food artivism performance that investigates the issue of migratory flows.
It has been staged for the first time in 2019, in Varese, a land where immigration is a very hot issue, a matter of social conflicts and crucial topic in political campaigns.
Pr(o)vacy is meant to take place in any kind of dining space, a space where business and interactions with clients happen daily.
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The performance consists in:
︎ Ask customers to pose for a mugshot photograph, just after filling in and signing a release to grant the use of the images.
︎ Let come inside only the ones who accept the previous rules. Just them could have access to food.
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This process is meant to both recreate the experience that thousands of immigrants are forced to go through when crossing the border of a foreign country seeking for asylum and challenge the customers to deal with the subversion of a daily economic system.
The aims of this performance are:
︎Foster awareness in regard of migratory flows nowadays (in particular the condition of asylum seekers) and concerning food security (access to food). So make citizens aware of the present situation of immigrants in our Country (and not only).
︎Encourage the adoption of alternative economic systems.
︎Bring diversity and human resources to another level of relevance within the economic system.
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During the performance, 30% of the public did not accept to fill in the form in order to fully preserve their privacy.
They consequently did not have access to food.
Through the use of social media, we had new customerswith a rate of increase at 45%.
After roughly one month, even the “outraged” clients got back to frequent Zona Franca.
Therefore, through this kind of action we stunningly pick up business doing activism.
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The project has been conceived by Franca Formenti (artivist) and Evelyn Leveghi (relational designer) with the conceptual support of Professor Monika Kostera (economist, professor of management and organization theorist).
We would like to thank also:
/ Professor Paolo Ruspini for his speech at Zona Franca and for the academic support in regard of migration flows
/ Ms. Francesca Sironi for Ruspini speech moderation and interview
/ Ms. Monica Assari for the photography
/ Mr. Massimiliano Mazzotta for the video editing
/ Econord and Varese Design Week for the partnership
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OPEN KIT
︎ Clic here to download it
︎ View the instructions here
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For more informations do not hesitate to contact us
info@occupythekitchen.org / press@zonafranca.biz
Pr(o)vacy is a food artivism performance that investigates the issue of migratory flows.
It has been staged for the first time in 2019, in Varese, a land where immigration is a very hot issue, a matter of social conflicts and crucial topic in political campaigns.
Pr(o)vacy is meant to take place in any kind of dining space, a space where business and interactions with clients happen daily.
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The performance consists in:
︎ Hiring immigrants to work in the kitchen and cook for the sole performance;
︎ Ask customers to pose for a mugshot photograph, just after filling in and signing a release to grant the use of the images.
︎ Let come inside only the ones who accept the previous rules. Just them could have access to food.
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This process is meant to both recreate the experience that thousands of immigrants are forced to go through when crossing the border of a foreign country seeking for asylum and challenge the customers to deal with the subversion of a daily economic system.
The aims of this performance are:
︎Foster awareness in regard of migratory flows nowadays (in particular the condition of asylum seekers) and concerning food security (access to food). So make citizens aware of the present situation of immigrants in our Country (and not only).
︎Encourage the adoption of alternative economic systems.
︎Bring diversity and human resources to another level of relevance within the economic system.
︎
During the performance, 30% of the public did not accept to fill in the form in order to fully preserve their privacy.
They consequently did not have access to food.
Through the use of social media, we had new customerswith a rate of increase at 45%.
After roughly one month, even the “outraged” clients got back to frequent Zona Franca.
Therefore, through this kind of action we stunningly pick up business doing activism.
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The project has been conceived by Franca Formenti (artivist) and Evelyn Leveghi (relational designer) with the conceptual support of Professor Monika Kostera (economist, professor of management and organization theorist).
We would like to thank also:
/ Professor Paolo Ruspini for his speech at Zona Franca and for the academic support in regard of migration flows
/ Ms. Francesca Sironi for Ruspini speech moderation and interview
/ Ms. Monica Assari for the photography
/ Mr. Massimiliano Mazzotta for the video editing
/ Econord and Varese Design Week for the partnership
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OPEN KIT
︎ Clic here to download it
︎ View the instructions here
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For more informations do not hesitate to contact us
info@occupythekitchen.org / press@zonafranca.biz
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Pr(o)vacy è una performance di artivismo attuata attraverso il cibo che indaga la questione dei flussi migratori.
È stata messa realizzata per la prima volta nel 2019, a Varese, un territorio dove l'immigrazione è un tema molto caldo, al centro di conflitti sociali e centrale nelle campagne politiche.
Pr(o)vacy è pensato per svolgersi in qualsiasi tipo di spazio di ristorazione, un luogo in cui l’economia del cibo e le interazioni con i clienti avvengono quotidianamente.
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La performance consistse in:
︎ Chiedere ai clienti di posare per una foto segnaletica, ma questo solo dopo aver compilato e firmato la liberatoria per l'uso delle immagini.
︎ Lasciare entrare solo le persone che accettano le regole precedenti. Solamente loro potranno avere accesso al cibo.
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Questo processo ha lo scopo sia di ricreare l'esperienza che migliaia di immigrati sono costretti a attraversare quando attraversano il confine di un paese straniero in cerca di asilo, sia di sfidare i clienti ad affrontare la sovversione di un sistema economico quotidiano.
Gli obiettivi di questa performance sono:
︎Promuovere la consapevolezza circa i flussi migratori al giorno d'oggi (in particolare le condizioni dei richiedenti asilo) e della sicurezza alimentare (accesso al cibo). Quindi rendere i cittadini consapevoli della situazione attuale degli immigrati nel nostro Paese (e non solo).
︎Incoraggiare l'adozione di sistemi economici alternativi.
︎Portare la diversità e le risorse umane a un altro livello di pertinenza all'interno del sistema economico.
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Durante la performance, il 30% del pubblico non ha accettato di compilare il modulo per preservare completamente la propria privacy. Di conseguenza non hanno avuto accesso al cibo.
Attraverso l'uso dei social media, abbiamo avuto nuovi clienti con un incremento del 45%.
Dopo circa un mese, anche i clienti "indignati" sono tornati a frequentare Zona Franca.
Pertanto, attraverso questo tipo di azione, abbiamo incredibilmente aumentato il business facendo attivismo.
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Il progetto è stato ideato da Franca Formenti (artivista) ed Evelyn Leveghi (relational designer) con il prezioso supporto teorico della Prof.ssa Monika Kostera (economista, docente di Management e Teoria dell’organizzazione).
Cogliamo l’occasione per ringraziare anche:
/ il Prof. Paolo Ruspini per la conferenza tenutasi presso Zona Franca e per il supporto accademico riguardo al tema specifico
/ la dott.ssa Francesca Sironi per la moderazione al talk con il Prof. Ruspini e per l’intervista
/ Monica Assari per le fotografie
/ Massimiliano Mazzotta per il video editing
/ Econord e Varese Design Week per la partnership
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KIT
︎ Clicca qui per il download
︎ Guarda qui le istruzioni d’uso
Pr(o)vacy è una performance di artivismo attuata attraverso il cibo che indaga la questione dei flussi migratori.
È stata messa realizzata per la prima volta nel 2019, a Varese, un territorio dove l'immigrazione è un tema molto caldo, al centro di conflitti sociali e centrale nelle campagne politiche.
Pr(o)vacy è pensato per svolgersi in qualsiasi tipo di spazio di ristorazione, un luogo in cui l’economia del cibo e le interazioni con i clienti avvengono quotidianamente.
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La performance consistse in:
︎ Assumere immigrati (uno o più) per lavorare in cucina per la sola serata di performance;
︎ Chiedere ai clienti di posare per una foto segnaletica, ma questo solo dopo aver compilato e firmato la liberatoria per l'uso delle immagini.
︎ Lasciare entrare solo le persone che accettano le regole precedenti. Solamente loro potranno avere accesso al cibo.
︎
Questo processo ha lo scopo sia di ricreare l'esperienza che migliaia di immigrati sono costretti a attraversare quando attraversano il confine di un paese straniero in cerca di asilo, sia di sfidare i clienti ad affrontare la sovversione di un sistema economico quotidiano.
Gli obiettivi di questa performance sono:
︎Promuovere la consapevolezza circa i flussi migratori al giorno d'oggi (in particolare le condizioni dei richiedenti asilo) e della sicurezza alimentare (accesso al cibo). Quindi rendere i cittadini consapevoli della situazione attuale degli immigrati nel nostro Paese (e non solo).
︎Incoraggiare l'adozione di sistemi economici alternativi.
︎Portare la diversità e le risorse umane a un altro livello di pertinenza all'interno del sistema economico.
︎
Durante la performance, il 30% del pubblico non ha accettato di compilare il modulo per preservare completamente la propria privacy. Di conseguenza non hanno avuto accesso al cibo.
Attraverso l'uso dei social media, abbiamo avuto nuovi clienti con un incremento del 45%.
Dopo circa un mese, anche i clienti "indignati" sono tornati a frequentare Zona Franca.
Pertanto, attraverso questo tipo di azione, abbiamo incredibilmente aumentato il business facendo attivismo.
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Il progetto è stato ideato da Franca Formenti (artivista) ed Evelyn Leveghi (relational designer) con il prezioso supporto teorico della Prof.ssa Monika Kostera (economista, docente di Management e Teoria dell’organizzazione).
Cogliamo l’occasione per ringraziare anche:
/ il Prof. Paolo Ruspini per la conferenza tenutasi presso Zona Franca e per il supporto accademico riguardo al tema specifico
/ la dott.ssa Francesca Sironi per la moderazione al talk con il Prof. Ruspini e per l’intervista
/ Monica Assari per le fotografie
/ Massimiliano Mazzotta per il video editing
/ Econord e Varese Design Week per la partnership
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KIT
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︎ Guarda qui le istruzioni d’uso
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Per maggiori informazioni scriveteci all’indirizzo: info@occupythekitchen.org
/ ufficiostampa@zonafranca.biz